In questo documento vengono riportate le caratteristiche del comparto Bilanciato sostenibile in ottemperanza all’ articolo 10, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2019/2088 e agli articoli da 24 a 36 del Regolamento Delegato (UE) 1288/2022.
SINTESI
Il comparto Bilanciato sostenibile, attivo dal 1° aprile 2023, prende in considerazione gli aspetti di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) nei processi decisionali riguardanti gli investimenti ed implementa una gestione in linea con quanto previsto dal Regolamento UE 2019/2088 (di seguito “SFDR”) in relazione a strumenti finanziari classificati come Art. 8.
Per le due asset class azionaria e obbligazionaria corporate, le linee di indirizzo della gestione prevedono l’obbligo di investire in OICR Art.8 o Art.9 ai sensi SFDR. Le due asset class rappresentano in totale il 55% del benchmark di riferimento. Non è previsto alcun limite per l’asset class governativa.
Il comparto Bilanciato sostenibile non ha un obiettivo di investimento sostenibile; Il comparto Bilanciato sostenibile promuove caratteristiche ambientali e sociali pur non effettuando alcun investimento sostenibile.
La selezione dei fondi avviene all'interno di un universo d'investimento ESG ammissibile, definito a monte (cfr. sezione “strategie d’investimento”).
NESSUN OBIETTIVO DI INVESTIMENTO SOSTENIBILE
Questo prodotto finanziario promuove caratteristiche ambientali o sociali, ma non ha come obiettivo un investimento sostenibile».
CARATTERISTICHE AMBIENTALI O SOCIALI DEL PRODOTTO FINANZIARIO
Il comparto Bilanciato sostenibile promuove caratteristiche ambientali e sociali pur non effettuando alcun investimento sostenibile.
Il prodotto promuove le caratteristiche ambientali e sociali attraverso una gestione che pone l’accento sulla sostenibilità degli emittenti analizzando i criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) delle società in portafoglio. A tal fine, il processo prevede un approccio "Best-in-Universe" e l’esclusione di alcuni titoli. Il prodotto non ha un indice di riferimento ESG.
Al fine di rispettare le caratteristiche ambientali e sociali promosse, la strategia di investimento si basa sui seguenti elementi:
Per le due asset class azionaria e obbligazionaria corporate, gli OICR selezionati devono essere Art.8 o Art.9 ai sensi SFDR. La selezione di questi fondi si basa sull'integrazione di criteri ESG (Environmental, Social and Governance) in aggiunta ai tradizionali criteri finanziari del processo di analisi e selezione dei titoli. I fondi possono utilizzare approcci ESG diversi. Al contrario, non è previsto alcun obbligo per l’asset class governativa.
STRATEGIE DI INVESTIMENTO
La selezione dei fondi avviene all'interno di un universo d'investimento ESG ammissibile, definito a monte secondo i seguenti criteri:
Per gli emittenti corporate:
l’approccio ESG utilizzato nel processo di gestione è un approccio «Best in universe». Si basa su un’analisi quantitativa e qualitativa degli aspetti ambientali, sociali e di governance delle società in cui investe.
L’analisi dei criteri ESG poggia su diversi indicatori tra cui – a titolo esemplificativo – il rispetto della biodiversità, la gestione dell’acqua e dei rifiuti, le ore di formazione dei dipendenti, le relazioni con i fornitori, l’indipendenza del CDA, la politica di remunerazione dei dirigenti.
L'universo d'investimento è suddiviso in cinque quintili, ciascuno dei quali rappresenta il 20% dell'universo d'investimento per numero di titoli. I titoli appartenenti al primo quintile rappresentano i titoli più virtuosi da un punto di vista ESG all'interno dell'universo di investimento, viceversa i titoli appartenenti al quinto quintile rappresentano quelli meno virtuosi.
Per gli emittenti governativi:
l’analisi dei criteri ESG si basa su diversi indicatori, tra cui:
L’analisi ESG sfocia in un giudizio sintetico che va da 1 a 100 per tutti i paesi dell’universo d’investimento.
Al fine di garantire che le società in cui il prodotto investe adottino le pratiche di buona governance, vengono presi in considerazione i seguenti criteri:
Per garantire che i Paesi in cui il prodotto investe adottino le pratiche di buona governance, i criteri analizzati sono, a titolo esemplificativo, l'efficacia del governo, la qualità della regolamentazione, lo stato di diritto, il controllo della corruzione, la libertà di espressione e la parità di genere.
QUOTA DI INVESTIMENTO
Per le due asset class azionaria e obbligazionaria corporate, le linee di indirizzo della gestione prevedono l’obbligo di investire in OICR Art.8 o Art.9 ai sensi SFDR. Le due asset class rappresentano in totale il 55% del benchmark di riferimento. Non è previsto alcun limite per l’asset class governativa.
Tuttavia, stimiamo che la percentuale media di investimenti che contribuiscono alle caratteristiche ambientali e sociali promosse sarà più alta e pari all’80%.
MONITORAGGIO DELLE CARATTERISTICHE AMBIENTALI O SOCIALI
Sul portafoglio vengono effettuati diversi livelli di controllo:
In aggiunta a quanto sopra, viene effettuato un monitoraggio da parte dell’Advisor ESG che riguarda
titoli di imprese (azioni e obbligazioni) e titoli di Stato presenti nel portafoglio del Fondo mentre non riguarda liquidità, investimenti in valute, OICR, oltre a titoli di imprese non comprese nel proprio database.
Il monitoraggio prende in considerazione oltre 100 indicatori appartenenti alle aree Ambiente, Sociale e Corporate Governance, per il calcolo del punteggio ESG per i titoli di impresa; oltre 60 indicatori appartenenti alle aree Ambiente, Sociale e Governance, per il calcolo del punteggio ESG per i titoli di Stato; 3 Policy relative alle pratiche di seguito elencate, per l’identificazione delle società controverse:
METODOLOGIE
Per gli emittenti corporate:
la metodologia ESG applicata integra i rischi e le opportunità ESG secondo il principio della doppia materialità sancito dal regolamento SFDR. Tale metodologia è la combinazione di un approccio quantitativo e qualitativo, quest’ultimo volto ad individuare gli indicatori ESG ritenuti chiave per ciascun emittente. I numerosi dati grezzi che provengono dai provider esterni del gestore vengono ponderati in base ad algoritmi proprietari del gestore stesso che tengono conto, principalmente, del settore di appartenenza della società. Gli indicatori utilizzati sono relativi ad aspetti:
La metodologia di analisi ESG applicata integra la maggior parte dei PAI obbligatori (ad eccezione del PAI 4), direttamente o attraverso un indicatore equivalente.
Per gli emittenti governativi:
lo scoring ESG per i singoli paesi è determinato dalla somma dei punteggi attribuiti ai tre pilastri: Governance, Sociale e Ambientale. L’analisi del pilastro «Ambientale» prende in considerazione le questioni relative al cambiamento climatico e alla biodiversità. L’analisi del pilastro «Governance» valuta il rischio del sistema politico, il rispetto della legge e delle libertà fondamentali. L’analisi del pilastro «Sociale» si concentra su quattro tematiche principali: occupazione, istruzione, coesione sociale e demografia.
La metodologia ESG utilizzata integra i due PAI obbligatori per gli emittenti sovrani: l'intensità di carbonio e i Paesi soggetti a violazioni dei diritti sociali. Quest’ultimo criterio viene monitorato attraverso un indicatore equivalente, Rule of Law, una proxy che fornisce la stessa informazione.
FONTI E TRATTAMENTO DATI
Per gli OICR art. 8 e art.9 di seguito i provider utilizzati dal gestore:
LIMITAZIONI DELLE METODOLOGIE E DEI DATI
Gli OICR selezionati possono utilizzare metodologie diverse, sia in termini di criteri ESG che in termini di approcci utilizzati.
Al fine di limitare le incongruenze derivanti da queste differenze, sarà prestata particolare attenzione alla selezione degli OICR e in particolare alla conformità con i requisiti stabiliti.
DOVUTA DILIGENZA
Al momento della selezione degli OICR sottostanti, viene effettuata un’analisi degli approcci utilizzati al fine di:
POLITICA DI IMPEGNO
La politica di impegno che si applica al prodotto finanziario si articola nei seguenti punti fondamentali: l’esclusione di determinati emittenti, l’integrazione dei criteri ESG e il dialogo con le società.
Per quanto riguarda il primo punto, vengono escluse:
Per quanto riguarda l’integrazione dei criteri ESG si rimanda al paragrafo «METODOLOGIE» per gli emittenti corporate e governativi.
Per quanto riguarda il dialogo con le società, la strategia persegue, attraverso la politica di engagement e di voto del gestore, il trasferimento di best practices volto al miglioramento della qualità dei dati e dei KPI degli emittenti, soprattutto in tema ambientale e sociale (condizioni di lavoro, lotta alle disuguaglianze, retribuzione), il potenziamento della reportistica specifica, l’ampliamento delle soluzioni di investimento ESG.
INDICE DI RIFERIMENTO DESIGNATO
Il comparto “Bilanciato sostenibile” non ha un indice di riferimento ESG.